Scritti d’arte
  a cura di Maria Mimita Lamberti e Ferdinando Calatrone. Milano, Franco Angeli 1997, pp. 264

Questa terza antologia raccoglie i principali lavori del critico d’arte. La storia dell’arte fu il vero campo di ricerca e di studio di Luzzatto. Esordì infatti con una tesi di laurea su Giotto discussa con Paolo D’Ancona nel 1925 e si affermò con una monografia su Van Gogh, che fu tra le prime ad essere stampate in Italia (1936). Il volume è diviso in cinque sezioni: “Storia dell’arte”, “Pittura tedesca”, “Van Gogh”, “Mostre e artisti in Italia”, “Artisti a Parigi”. Si apre con un resoconto delle famose lezioni di Lionello Venturi sui Primitivi (1924) e si chiude con un’ampia rassegna della mostra di Basilea su Cézanne del 1937. In appendice è riportato l’elenco cronologico degli articoli d’arte pubblicati nel periodo più fecondo dell’attività di ricerca di Luzzatto (1920-1939). All’interno di questi settori gli scritti sono riprodotti senza cesure, in modo da lasciarne inalterato il taglio narrativo: in alcuni casi, come gli articoli su Casorati (del 1924, del 1928 e del 1933), la continuità del tema permette di analizzare, entro il procedimento di ripresa e di riscrittura, il lavoro di messa a punto e di verifica dell’ipotesi di lettura che l’autore via via conduceva sui nuovi dati dell’esperienza. Rembrandt, Wildt, Egger-Lienz e Kisling sembrano essere gli artisti prediletti di Luzzatto, che in arte, come già in letteratura, aveva un dialogo privilegiato con il mondo tedesco: «Uno degli elementi costanti della sua critica d’arte», scrive nell’introduzione M. Mimita Lamberti, «è la conoscenza diretta delle opere e degli artisti di cui tratta: la frequenza dei musei, delle gallerie e delle esposizioni, l’accesso agli ateliers rendono di prima mano l’informazione luzzattiana e le conferiscono, ad esempio per gli artisti di area tedesca, un sicuro primato di conoscenza eterodossa e di aggiornamento europeo».