|
a cura di Alberto Cavaglion e Elisa Tedeschi. Milano, Franco Angeli 1996, pp. 263
In questo primo volume antologico sono raccolti contributi sui temi del socialismo, dell’antifascismo, del pacifismo europeista. Si tratta per lo più di articoli pubblicati negli anni venti e trenta sulla stampa clandestina dei fuoriusciti italiani (“La Libertà”, di Treves, “L’operaio italiano”, di Buozzi; “Rinascita socialista”, di Modigliani; i “Quaderni di GL”, di Rosselli): saggi, cronache, commenti, recensioni che costituiscono una specie di contro-storia del fascismo. Una rubrica quasi quotidiana, compilata da un osservatore attento, poco incline alle mode, che annota sul suo taccuino i discorsi della gente comune, ma denuncia con straordinaria tempestività i mali causati dal conformismo politico. Gli anni decisivi della storia del regime mussoliniano rivivono in queste pagine caratterizzate da uno stile inconfondibile, da riscoprire dopo tanti anni di oblio. Profili di Rosselli, di Claudio Treves, di Turati s’alternano a memorie della Parigi di Blum e di Jaurès; ma soprattutto, in questo volume, affiora la nostalgia dell’«altra» Italia. A chi, già espatriato, sognava il rimpatrio, un commentatore onesto e sincero, che non voleva creare miti di alcun genere, insegna a diffidare di tutto, anche della Francia come «seconda patria». Registrando senza manierismi il clima culturale del «consenso» Guido L. Luzzatto dedicava le sue migliori energie per spegnere le facili illusioni di chi si proponeva di agitare il «dissenso». |